La qualità dell’aria e il microclima in laboratorio sono un presupposto fondamentale per la sicurezza dei lavoratori.

In laboratorio è difficile controllare la qualità dell’aria e il microclima che si viene a creare. I processi, le attrezzature e le apparecchiature analitiche producono in modo discontinuo calore e umidità, spesso rilasciando particelle o vapori nocivi. L’aria viene contaminata soprattutto da quei processi a rischio eseguiti fuori dalla cappa, dal modo in cui si utilizzano e conservano le sostanze chimiche, dalla gestione dei rifiuti contaminati e soprattutto dal comportamento degli operatori nei riguardi della propria sicurezza.

Di conseguenza è bene ribadire che tutte le attività a rischio o che comportino la liberazione di sostanze nocive in ambiente devono essere condotte all’interno delle barriere primarie, ossia cappe da chimica o cappe di sicurezza microbiologica (vedi dispositivi di protezione collettiva). I DPI eliminano alla fonte il rischio chimico o il rischio biologico per i lavoratori. Gli operatori sono elementi attivi nel garantire il corretto funzionamento di questi strumenti: se per esempio le cappe da chimica vengono utilizzate con il saliscendi frontale aperto, ben difficilmente saranno in grado di contenere vapori e gas generati al loro interno.

Il preposto alle attività di laboratorio ha il compito di vigilare affinché vengano applicate le procedure di sicurezza. Chi lavora in laboratorio ha la responsabilità della corretta gestione delle sostanze chimiche utilizzate. Contenitori dimenticati aperti o accatastati su ogni superficie libera, oppure conservati in armadi privi di ventilazione, diventano una fonte continua di contaminazione ambientale oltre che un potenziale pericolo di incendio. Si possono formare sacche di vapori che persistono nel locale, soprattutto nei casi in cui non sia disponibile una ventilazione accurata dell’ambiente. Purtroppo molto spesso si vedono ancora costosi armadi per solventi o per acidi e basi privi di canalizzazione all’esterno, e quindi del tutto inefficaci per prevenire la contaminazione chimica dell’aria nell’ambiente di lavoro.

I rifiuti contaminati vanno smaltiti correttamente: questo non riguarda solo i residui chimici, ma anche tutti gli oggetti, i contenitori, gli stracci e altro materiale contaminato o imbevuto di sostanze chimiche che, una volta gettato nei contenitori dei rifiuti, rilascia nel tempo una grande quantità di vapori.