Primo grande passo verso un percorso di sviluppo e sostenibilità!

Cos’è il Rating ESG?

Il rating ESG (o rating di sostenibilità) esprime un giudizio sintetico che certifica la solidità di un’azienda dal punto di vista dell’impegno in ambito ambientale, sociale e di governance.

Sfera ambientale: si considerano parametri come le emissioni di anidride carbonica, l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali (acqua, energia etc), l’attenzione al cambiamento climatico (climate change), alla crescita della popolazione, alla biodiversità e alla sicurezza alimentare.

Sfera sociale: si considerano il rispetto dei diritti umani, le condizioni di lavoro, l’attenzione all’uguaglianza e all’inclusione nel trattamento delle persone, il controllo della catena di fornitura.

Sfera della governance: si considerano la presenza di consiglieri indipendenti, politiche di diversità (di genere, etnica, ecc.) nella composizione dei CdA, remunerazione del top management collegata a obiettivi di sostenibilità.

A cosa serve il Rating ESG

Un rating positivo è un ottimo strumento di misurazione delle proprie performance, utile al monitoraggio del percorso aziendale di crescita e miglioramento.
Sempre più spesso le decisioni di investimento considerano parametri aggiuntivi rispetto a quelli puramente “finanziari” e guardano, infatti, ai criteri ESG (Environmental, Social and Governance), che giocano un ruolo fondamentale nel determinare la sostenibilità di un investimento nel medio-lungo periodo.

Il Rating ESG (o Rating di sostenibilità) non sostituisce il Rating tradizionale, ma è complementare e serve ad aumentare le informazioni disponibili e quindi migliorare le valutazioni e le scelte.

Secondo la Commissione Europea “un approccio strategico nei confronti del tema della responsabilità sociale delle imprese è sempre più importante per la competitività. Esso può portare benefici in termini di gestione del rischio, riduzione dei costi, accesso al capitale, relazioni con i clienti, gestione delle risorse umane e capacità di innovazione”.

Quando nasce il rating ESG?

Il rating nasce negli anni Novanta, con la Global Reporting Initiative (GRI) per sviluppare un quadro di reportistica sui comportamenti ambientali delle imprese.
Le successive linee guida (giugno 2000), rappresentano un passo importante verso uno standard relativo alla rendicontazione della sostenibilità.
Nel 2015 arrivano i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite: una lista di diciassette obiettivi che mirano alla promozione del benessere umano e alla protezione dell’ambiente.
In quella stessa occasione la comunità globale approva l’Agenda 2030, con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico e riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile.

Sempre nel 2015, alla Conferenza sul clima di Parigi, 195 Paesi adottano i primi accordi universali e giuridicamente vincolanti sul clima mondiale, che definisce un accordo globale per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il riscaldamento globale.

Sulla base di questi accordi, le legislazioni nazionali hanno introdotto obblighi di reportistica non finanziaria per le imprese (in Italia per gli Enti di interesse Pubblico) e norme più stringenti per la tutela dell’ambiente e per contenere il riscaldamento globale.
I Rating ESG si basano però su grandezze osservabili molteplici, sia di natura quantitativa che qualitativa.
In attesa di una regolamentazione, le principali agenzie di rating hanno adottato metodologie riconducibili a due approcci:
• un approccio quantitativo, che valuta la sostenibilità in base alle performance dell’impresa sulla base dei dati pubblicamente disponibili redatti secondo gli standard internazionali;
• un approccio più qualitativo che prevede la raccolta dati e informazioni dalle imprese valutate mediante questionari sule tre dimensioni ESG, successivamente valutati secondo approcci metodologici differenziati.

Noi proseguiamo sulla nostra strada, che è quella di un miglioramento continuo, concreto e misurabile!